15 Giugno 2023

Il futuro dell’assistenza agli anziani in Veneto

Convegno Uneba Veneto

Ieri, 14 giugno, abbiamo partecipato al Convegno di Uneba Veneto L’assistenza delle persone fragili in Veneto. Nuove professionalità, nuovi bisogni, valori radicati” organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Management dell’Università di Verona e l’Univr Hub di Vicenza.

Ci si è interrogati sul futuro dell’assistenza alle persone fragili, in particolare ora che siamo nel momento delicato di attuazione della riforma della non autosufficienza. Le realtà socioassistenziali venete, composte da piccole e medie realtà, rappresentano un modello da seguire di qualità dell’assistenza e capacità di aggregare in rete i servizi, anche a livello territoriale.

Oggi nel mondo sanitario c’è un tema di sostenibilità, un tema legato ai costi, che sono notevolmente aumentati, ma anche alle risorse umane che mancano. In futuro il mondo socio sanitario avrà bisogno sempre di maggiore professionalità e di più dotazioni tecnologiche.

In questo scenario difficoltoso dove la domanda di servizi sarà superiore alla disponibilità, alle realtà socio assistenziali si pone la sfida di non dimenticare la loro vocazione e cioè la cura e l’assistenza delle persone. Dovranno affiancarsi ad essa la managerialità, intesa come sguardo di sintesi, e il fare rete: altri due elementi che dovranno caratterizzare il futuro delle RSA come centri di servizio.

Durante il convegno è stato posta l’attenzione sulla fragilità nelle sue molteplici sfaccettature. In Italia l’aspettativa di vita nel tempo è cresciuta tanto che oggi siamo tra i paesi con la più alta aspettativa di vita. Nel 2020 confrontando i 27 paesi dell’UE, l’Italia è il Paese con il più alto indice di vecchiaia (179,4 anziani ogni cento giovani). Se guardiamo inoltre alla natalità, l’Italia è uno dei paesi più vecchi al mondo, tutte le statistiche ci mostrano che i numeri degli anziani fragili soli saranno notevoli nel prossimo futuro.

Si è parlato inoltre di fragilità legata alla nostra stessa condizione e natura di esseri umani, ma anche all’ambiente in cui viviamo (fragilità ambientali). La cura è dunque una responsabilità verso i più fragili, per rispondere alla richiesta di non essere lasciati soli, in questo senso si può parlare di etica della cura. Soprattutto al termine della nostra vita avrà avuto importanza quella che è stata la nostra relazione con gli altri, la cura come cuore della resilienza umana. Detto in una frase: la cura della relazione è la relazione che cura.

Al termine degli interventi si è svolta una tavola rotonda che ha stimolato la discussione su varie tematiche, tra le quali: gli sviluppi normativi e delle regolamentazioni, l’impatto del CoViD nel sistema sanitario regionale, le prospettive di formazione e reclutamento del personale sanitario.

Sono intervenuti:

  • Franco Massi, presidente Uneba nazionale
  • Giorgio Mion, Università di Verona
  • Alessandra Coin, presidente della Società Italiana di geriatria e gerontologia (sez. Veneto e TAA)
  • Padre Adriano Moro, Camillano, vicedirettore Ufficio Pastorale della Salute Diocesi di Padova
  • Patrizia Scalabrin, presidente di Fondazione Opera della Speranza
  • Manuela Lanzarin, assessore regionale a sanità e politiche sociali
  • Paolo Fabene, presidente del Collegio Didattico del corso di laurea in Infermieristica dell’Università di Verona
  • Francesco Facci, presidente di Uneba Veneto.

Iscriviti alla newsletter

Rimani aggiornato sulle ultime novità di Zucchetti Healthcare. Ogni mese riceverai news su prodotti, eventi, corsi di formazione e molto altro.